L'Italia unita - Servizi e infrastrutture - Trasporti - Le Société

Le Société

La rete della Société Anonyme des Tramways de Naples
Nel 1875 si costituisce a Bruxelles e inizia ad operare a Napoli la Société Anonyme des Tramways de Naples (SATN). La prima linea realizzata, con trazione a cavalli, va da piazza San Ferdinando a Portici; nel 1878 viene inaugurato il tratto tra la stazione e Poggioreale; nel 1879 le linee sono sette, sempre trainate da cavalli: sei urbane ed una extraurbana (la Napoli-Portici prolungata fino a Torre del Greco). Negli anni ottanta le linee aumentano ulteriormente e per alcuni percorsi con maggiore pendenza o lunghezza è adottata la trazione a vapore. La linea più importante è la Napoli-Pozzuoli, prolungamento della linea Fuorigrotta-Pozzuoli, già in esercizio a vapore. Per collegarsi con Napoli l’azienda realizza una galleria sotto la collina di Posillipo, lunga circa 750 metri, completata nell’agosto 1884; a marzo 1885 l’intera linea Torretta-Fuorigrotta-Bagnoli-Pozzuoli è in esercizio. Siccome le linee tranviarie percorrono le strade pubbliche, per la realizzazione e l’esercizio è necessario ottenere delle concessioni da parte dei comuni coinvolti e della Provincia di Napoli. Negli ultimi anni ottanta vengono costruiti due importanti tratti: quello, a vapore, che collega il Museo con la Torretta, attraverso il Corso Vittorio Emanuele, inaugurato nel gennaio 1888; il prolungamento della linea Pozzuoli-Torretta, verso il cuore di Napoli a piazza San Ferdinando. L’intero tratto da qui a Pozzuoli è aperto nel settembre 1888. Negli anni novanta l’azienda realizza un’ulteriore espansione, fino ad arrivare agli inizi del Novecento, dopo l’elettrificazione di gran parte della rete (mediante una propria stazione generatrice termoelettrica in via Arenaccia), a 42,5 km di linee urbane, tutte completamente elettrificate, e 23,3 di linee provinciali, in gran parte già trasformate. Molti i tratti a doppio binario. L'azienda dispone per il servizio di 205 motrici e circa 100 rimorchiate, allogate nei quattro depositi del Reclusorio, Posillipo, Torretta e S. Giovanni. Le linee urbane della compagnia sono 12, tutte elettrificate, 6 quelle extraurbane per S. Giovanni, San Giorgio a Cremano, Portici, Torre del Greco e Pozzuoli. La crescita della rete e la maggiore celerità consentita dall’elettrificazione, uniti allo sviluppo economico-sociale di Napoli e della provincia in questo periodo, consentono un cospicuo aumento del numero dei passeggeri, che nel 1907 sono 45 milioni. Eppure non mancano le carenze e le lamentele di pubblico, uomini politici e amministratori, perché pochi sono i tratti a doppio binario e molte le zone periferiche non collegate; da ciò nel 1909 la decisione del comune di Napoli di riscattare la rete e di pervenire alla sua municipalizzazione in affinità con quanto è avvenuto qualche anno prima a livello nazionale per le ferrovie. Ma l’iniziativa è bloccata per l’opposizione della SATN in tribunale. Pressata dal comune, la SATN negli anni successivi raddoppia i binari su alcune linee più importanti, ne realizza altre sei, tutte elettriche, costruisce i due ascensori di Chiaia e della Sanità. Mentre una linea, anch’essa elettrica, per le Terme di Agnano veniva realizzata nel 1911 dalla Società anonima Terme di Agnano ed affidata in gestione alla SATN. Dopo la prima guerra mondiale la SATN sarà municipalizzata.

La rete della Société Anonyme des Tramways Provinciaux de Naples
Tra il 1881 e il 1883 una società belga, la Société Anonyme des Tramways à vapeur de Naples, costruisce due linee tranviarie che collegano Napoli con alcuni importanti comuni agricoli a Nord del capoluogo, tra cui Casoria, Afragola, Caivano, Giugliano, fino ad Aversa in provincia di Caserta, per un totale di 25 km. Da ognuno di questi comuni e dalla provincia di Napoli l’azienda ottiene una concessione per usare le strade di loro proprietà, dietro versamento di una cauzione. Dopo il fallimento della società nel 1884, le subentra la Société Anonyme des Tramways Provinciaux de Naples (SATP), nella quale negli anni successivi investiranno alcune grandi società finanziarie belghe e tedesche. La SATP gestisce le due linee e realizza alcune diramazioni nel giuglianese e, nel 1886, quella che trasferisce il terminale napoletano delle due linee da Capodichino a Porta Capuana. Negli anni novanta i chilometri di linea sono diventati più di 30; alla fine del secolo, grazie ad una propria centrale termoelettrica, alla Doganella, inizia l’elettrificazione, completata nel 1902. Il movimento passeggeri-traffico è notevole: 132 corse al giorno e circa tre milioni di passeggeri l’anno. Nel 1904 la SATP apre una terza linea, tutta elettrificata: da Napoli, dopo un tratto comune con le altre linee, vengono raggiunti paesi importanti come Arzano, Grumo Nevano e Frattamaggiore; nel 1909 viene realizzata una breve diramazione da Grumo a Casandrino. Nel 1912 è aperto un prolungamento della linea principale da Aversa a Casal di Principe, penetrando per diversi chilometri nella provincia di Caserta. In questo modo l’azienda arriva ad avere una rete di oltre 52 chilometri, di cui circa 42 in provincia di Napoli. Il numero dei passeggeri aumenta costantemente e notevolmente anno dopo anno, fino a superare i 10 milioni nel 1908 e a sfiorare i 13 milioni nel 1913. Questo così cospicuo movimento subirà un inarrestabile e progressivo crollo nel corso della prima guerra mondiale: nel 1918 solo 7,5 milioni di viaggiatori prenderanno i tram dell’azienda.

La rete della Société Anonyme Belge des Tramways
Negli ultimi anni dell’Ottocento opera a Napoli ed in provincia una terza società tranviaria belga, la Société Anonyme Belge des Tramways (SABT), fondata nel 1896, in sostituzione della fallita Société Anonyme du Nord de Naples, che risaliva al luglio 1889 e aveva rilevato le concessioni della Provincia e del comune di Napoli ottenute da alcuni imprenditori napoletani nei mesi precedenti. Nel 1899 la SABT costruisce la linea Museo-Capodimonte-S. Rocco, allungata fino a Marano nel 1901. Fin dall’inizio adopera la trazione elettrica, mediante una propria piccola centrale in località Garittone. Nel 1904 la SABT prolunga la linea da Marano fino a Villaricca e Giugliano, e nel 1907 realizza una diramazione dal Garittone, verso Miano e Secondigliano; in entrambi i casi vengono così a crearsi due allacciamenti, uno a Secondigliano, l’altro a Giugliano, con la linea Napoli-Aversa della SATP. Nel complesso la rete tranviaria di questa azienda supera i 16 chilometri; quasi tre milioni sono i passeggeri trasportati ogni anno.

Silvio de Majo

Istruzione Pubblica

Sanità e beneficenza


Pubblica sicurezza

Porti, interporti, ponti e strade

Opere idrauliche e marittime


Trasporti
   
 
   
     
 
Tranvie
Circumvesuviana
Cumana
Funicolari
Ferrovie complementari
Le Société
 
     
   
 
Bibliografia