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  Cartoteca

L’istituzione della Provincia di Napoli: una cartografia dei confini politico-amministrativi

La legge ‘Sulla divisione ed amministrazione delle provincie del Regno’, varata da Giuseppe Napoleone l’8 agosto 1806, introduce per la prima volta nel Regno di Napoli una divisione del territorio ispirata ai principi della Rivoluzione francese. Un atto politico che istituisce la Provincia di Napoli, cui faranno seguito in pochi anni (1806, 1807, 1809,1811) altri decreti con i quali si delimitano e nominano in dettaglio i Distretti, i Circondari, i Comuni della nuova Provincia.
L’intervento dei Francesi diviene immediatamente percepibile tramite il riordino dei luoghi posti sotto il loro controllo politico e disegna, in modo nuovo, un’organizzazione dei poteri che intende rispecchiare - e ‘proiettare’materialmente sul territorio - un ordine gerarchico fra i vari livelli di governo degli enti locali (Comuni, Circondari, Distretti e Province), ora collegati tra loro anche da rapporti funzionali.
La delimitazione, ormai chiaramente individuabile attraverso il tracciato delle linee confinarie, compone la maglia istituzionale di una nuova geografia politica che proprio a partire da quel momento, attraverso i mutamenti o le staticità del reticolo dei confini amministrativi, mostra le lente trasformazioni verificatesi nell’arco di circa duecento anni di storia.

Un percorso nei due secoli di vita della provincia: la  dinamica del mosaico territoriale nelle rappresentazioni cartografiche

Le variazioni territoriali (istituzioni di nuovi Comuni, soppressioni, spostamenti tra province limitrofe o di piccole porzioni di territorio) riflettono le modifiche, talvolta modeste o a tratti consistenti, connesse alle differenti vicende politiche che segnano tra Ottocento e Novecento l’intera storia della penisola italiana, individuabile nelle seguenti fasi:

a.         Il periodo del Decennio Francese (1806 – 1815);
b.         Dalla fine dell’età murattiana alla caduta dei Borboni (1816 – 1860);
c.         Tra l’Unità d’Italia e l’avvento del Fascismo (1861 – 1921);
d.         Il Ventennio fascista e gli anni del secondo conflitto mondiale (1922 – 1945);
e.         La nascita della Repubblica e l’avvio delle Regioni a statuto ordinario (1946 – 1971);
f.         
Il governo regionale e l’ascesa delle autonomie locali (1972 – 2006).

Il percorso è stato strutturato seguendo la cronologia qui adottata (vedi punti a.-f.). Di volta in volta, è stato individuato il documento cartografico cronologicamente più vicino al periodo in esame, testimonianza delle modifiche delle divisioni amministrative nelle varie fasi.
Le immagini cartografiche evidenziano la dinamica dei confini della Provincia e dei perimetri comunali  nonché  il forte legame esistente tra le forme del potere e le  rappresentazioni  assunte nel corso del tempo dalle configurazioni politico-amministrative (dei Comuni e della Provincia).
Alcune carte sono presentate in duplice versione:  la carta storica, che documenta le articolazioni dei confini amministrativi di una certa epoca,  è affiancata da un’altra carta che, a partire dalla precedente fonte cartografica, mostra ‘sovraimposto’ il disegno degli odierni perimetri dei Comuni nell’area della Provincia di Napoli.
Tutta la cartografia è stata realizzata grazie all’uso di supporti informatici e con l’impiego di un G.I.S. (Geographical Information System).
In tal modo si è inteso consentire un confronto tra le immagini cartografiche del territorio della Provincia di Napoli, eseguite all’atto della costruzione originaria delle carte e l’attuale reticolo della maglia comunale.

CARTA E SCALA

La carta geografica è una rappresentazione in piano ridotta, approssimata, simbolica di tutta la superficie terrestre o di alcune sue parti.

ridotta: poiché per rappresentare la superficie terrestre o parti di essa è necessario attribuire un rapporto di riduzione, tra le distanze reali e quelle riportate sulla carta. Tale rapporto costituisce la scala della carta.
La scala indica quindi il rapporto tra le distanze lineari misurate sulla carta e quelle corrispondenti misurate sulla superficie terrestre. La scala può essere numerica (ad es. 1: 50.000, per comodità il primo termine del rapporto viene sempre fatto uguale ad 1) e/o grafica (espressa da un segmento graduato, con l’indicazione delle distanze effettive in corrispondenza dei punti di divisione).

approssimata: data l’impossibilità di riportare in piano una superficie curva si adottano le proiezioni geografiche, ideate sul principio di corrispondenza biunivoca tra punti della superficie sferica e punti del piano (sono un’ampia gamma di sistemi di rappresentazione costruiti su procedure matematico-geometriche).

simbolica: la carta fa uso di simboli per rappresentare i diversi aspetti o fenomeni in essa contenuti.


Glossario:

Non riesce semplice definire alcune circoscrizioni amministrative di cui qui si tratta. Il loro significato si trasforma con la storia. Questi enti territoriali sono soggetti ai cambiamenti di funzioni attribuite da parte dei diversi poteri politici che, nel corso del tempo, ne hanno stabilito competenze e aree di influenza.
Con le leggi varate da Giuseppe Napoleone tra il 1806 ed il 1807 il territorio del Regno di Napoli risulta suddiviso in Province, Distretti, Circondari, Comuni, Casali.

Provincia: circoscrizione amministrativa del territorio dello Stato costituita da una pluralità di comuni limitrofi, il più importante dei quali ne diventa il capoluogo.

Distretto: suddivisione del territorio, introdotta dai Francesi nei primi anni dell’Ottocento, costituiva a quel tempo una circoscrizione di secondo livello, all’interno del territorio della Provincia.

Circondario: terzo livello dell’articolazione territoriale introdotta dai Francesi - con funzioni amministrative e giudiziarie – e gerarchicamente dipendente dal Distretto.

Comune: unità di base della struttura politico-amministrativa dello Stato moderno.

Casale: centro a carattere agricolo, in genere collegato a un Comune da rapporti di scambio economico e da legami politico-amministrativi. La popolazione residente nell’area del casale, oltre che per relazioni di tipo economico, intrattiene legami con quel Comune anche per assolvere le proprie pratiche amministrative.


Floriana Galluccio