L'Italia unita - Servizi e infrastrutture - Trasporti

I trasporti pubblici della provincia di Napoli nell’età liberale

Nell’ultimo quarto dell’Ottocento sono realizzate a Napoli e provincia alcune importanti reti di trasporto su ferro: tranvie, ferrovie complementari, funicolari, per lo più ad opera di società straniere, belghe o francesi, ma talvolta anche frutto dell’impegno capitalistico o imprenditoriale di gruppi finanziari italiani. In stretto accordo con il comune di Napoli o con gli altri comuni della provincia interessati dai percorsi, talvolta con il prezioso intervento organizzativo e normativo del Consiglio provinciale, queste società ottengono delle lunghe concessioni, della durata spesso di molti decenni, per la gestione delle linee, tali da assicurare le entrate per recuperare gli alti investimenti necessari per la costruzione delle linee e per consentire presto un buon lucro. Non sempre questo intento viene raggiunto, ma l’operato di queste società ha il merito di dotare la provincia di Napoli e il suo grande capoluogo di una delle reti tranviarie e ferroviarie più fitte d’Italia, rendendo possibile la nascita di una conurbazione tra le più affollate del paese, sia dal punto di vista demografico che da quello urbanistico. Nel complesso nei primi anni del Novecento nell’attuale territorio della provincia di Napoli sono in funzione circa 145 km di tranvie e 150 di ferrovie complementari.

Silvio de Majo

Arrivo in tramway dei consiglieri del comune e della deputazione della provincia, 1878
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