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L'assistenza ai malati di mente

La Pazza, 1905
olio su tela, mm 175x115
Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea

L'assistenza rivolta ai malati di mente ha rappresentato per lungo tempo uno specifico campo d'azione della Provincia, in ragione tanto del dibattito che investiva già dal ‘700 l'Europa intera sui temi della cura e del recupero delle devianze, tanto del provvedimento introdotto dalla legge Comunale e Provinciale del 20 marzo 1865 (art. 174 n. 10); quest'ultima assegnava, appunto, alle province del Regno l'onere del mantenimento dei “mentecatti poveri”, nell'ambito più generale di un progetto che auspicava la dotazione, per ciascuna provincia, di un proprio manicomio di competenza.

Manicomi provinciali
La prima istituzione destinata ad accogliere i “pazzi” a Napoli e nel Mezzogiorno d'Italia, anche se insieme con gli altri malati e con i derelitti in genere, risale al 1519, ed è l'Ospedale degli Incurabili, fondato da Maria Lorenza Longo. Devono trascorrere tre secoli prima che nasca, con decreto di Gioacchino Napoleone dell'11 marzo 1813, il primo centro di assistenza interamente dedicato ai malati mentali: la Casa dei matti di Aversa, in provincia di Terra di Lavoro. In ragione del dettato del 1865 (dotare ciascuna provincia del regno di un manicomio), ha inizio, fin dal 1871, il trasferimento dei folli dalla Casa di Aversa all'Istituto provinciale di Madonna dell'Arco, che tuttavia viene considerato molto presto inadeguato allo scopo.Nel 1873 il direttore del manicomio provinciale Giuseppe Buonomo individua quindi nel complesso di S. Francesco di Sales, nel centro della città, in via Salvator Rosa, l'edificio adatto ad ospitare un nuovo “manicomio modello”. Anche il “Sales” sarà presto abbandonato, non prima, però, di aver condiviso per anni con lo stabile di Madonna dell'Arco lo status di “manicomio provvisorio”. Nel 1890 l'Amministrazione provinciale delibera la costruzione del nuovo grande ospedale di Capodichino. I lavori avranno termine nel 1910 e prenderà il nome del suo direttore, Leonardo Bianchi. Nel 1904 con la legge n. 36 sui manicomi e gli alienati si introduce il concetto per cui l'assistenza psichiatrica possa essere delegata dalle Province anche ai privati. A tal proposito si segnala che già nel 1825 a Miano, e poi nel 1833 a Napoli (Villa Fleurant), sorgono le prime case di cura private adibite, però, al ricovero dei soli matti agiati.

Paola Milone

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Il pazzo e i savi
Lionello Balestrieri,
Il pazzo e i savi, 1911
olio su tela, mm 200x400