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L'industrializzazione del turismo

Scavi a Pompei, G. Stieler, E. Paulus, W. Kaden, Italia viaggio pittoresco Dall'Alpi all'Etna, terza edizione, Milano, Treves, 1885.

Gli anni che vanno dall’unificazione dell’Italia al primo grande conflitto mondiale vedono una radicale trasformazione del turismo nella provincia di Napoli. Infatti in accordo col veloce processo di industrializzazione, che interessa l’intera provincia, anche il turismo vive una fase di repentina modernizzazione. Se la cultura turistica assume una più forte consapevolezza, le imprese operano con investimenti più consistenti, mentre le istituzioni iniziano a intervenire nel comparto non solo impegnandosi per rendere i servizi più efficienti, ma anche per inserirsi nel dibattito sulla politica turistica nazionale, che va conquistando spazi sempre più importanti.
Il richiamo turistico del golfo è indiscusso e, grazie ai continui miglioramenti dei sistemi di trasporto, è molto semplice raggiungere Napoli in treno da Roma, o via mare. L’immaginario che si riferisce alle località del golfo è ormai denso e strutturato.  Napoli è la città doppia, dove la cultura bassa degli scugnizzi e degli ambulanti a Via Toledo, della tarantella, della canzone di Piedigrotta e del miracolo di San Gennaro convive con la cultura alta del Museo archeologico, della scienza e della musica al San Carlo.

Corso a Napoli, in. G. Stieler, E. Paulus, W. Kaden, Italia viaggio pittoresco Dall'Alpi all'Etna, terza edizione, Milano, Treves, 1885.

Entrata nella grotta azzurra di Capri, in. G. Stieler, E. Paulus, W. Kaden, Italia viaggio pittoresco Dall'Alpi all'Etna, terza edizione, Milano, Treves, 1885.

Accanto a Napoli c’è la bellezza paesaggistica del Vesuvio e della costa sorrentina, gli scavi di Pompei e il pittoresco di Capri. Sono questi gli elementi che più suggestionano l’immaginario del turismo straniero.
È dunque a Napoli, a Capri e a Sorrento che convergono gli investimenti più importanti – stranieri e in una seconda fase anche italiani – in strutture alberghiere di lusso, al fine di rispondere a una domanda sempre più consistente ed esigente. Altri investimenti mirano poi a fornire servizi di trasporto per agevolare le escursioni sul Vesuvio, – ad esempio, dove l’operatore inglese Thomas Cook impianta una funicolare – o a Capri, per la risalita dalla Marina Grande.
La presenza di operatori stranieri nord europei spinge a standardizzare i servizi di ricettività, di ristorazione, di trasporto e di commercio.
Mentre questo turismo nord europeo e americano, pur operando con sistemi avanzati e moderni, diffonde e alimenta ancora – per molti aspetti strategicamente – la fama delle località del golfo con uno sguardo romantico, sull’intero territorio provinciale fervono idee, progetti e politiche di sviluppo turistico che mirano ad adeguare il turismo napoletano a quello delle stazioni settentrionali più alla moda, fondandolo dunque su tecnologia e modernità.
Sulla scia del successo dei centri termali del nord Italia, i programmi di sviluppo si appuntano allora sulle località della provincia dotate di fonti minerali: si cerca di risollevare Ischia dal devastante terremoto del 1883 (tra le vittime molti curandi e villeggianti), ad Agnano vengono realizzati un nuovo stabilimento e strutture ricettive, e Castellammare di Stabia riceve un’attenzione più ampia, che mira a trasformare la cittadina in una vera e propria ville d’eaux.

La nuova facciata delle Terme d’Agnano, Disegno dell’Architetto Arata, in «Regina», anno VII, n. 7, luglio 1910.

Tuttavia le contraddizioni non mancano: si tratta di interventi tardi rispetto alla grande stagione del termalismo europeo; il governo nazionale non assumerà mai un reale impegno in questo settore; le sorgenti napoletane riescono ad attirare solo una clientela di ambito regionale e infine, sia su Castellammare, sia sull’area di Agnano sta prevalendo in questi decenni la scelta industrialista.
Ad ogni modo il movimento di viaggiatori all’interno della provincia è fittissimo: i flussi di turismo internazionale si intrecciano e/o si affiancano alle sempre accorsate villeggiature napoletane, al crescente turismo nazionale (del 1894 è la nascita del Touring Club Italiano e degli anni successivi è la pubblicazione delle guide dedicate anche a Napoli), ai nuovi pellegrinaggi devozionali, ad esempio a Pomigliano d’Arco e in particolare al nuovo Santuario della Vergine del Rosario, edificato tra il 1876 e il 1891, nella valle di Pompei a pochi passi dagli scavi archeologici.

Annunziata Berrino

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