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Il Regno delle Due Sicilie - Attività economiche e produttive - Economia marittima

Dalla vela al vapore. L’industria metalmeccanica navale

Real Ferdinando
Disegno del Real Ferdinando, S. D., S. A., Archivio di Stato di Napoli,
fondo: ministero dei Lavori Pubblici, fasc. 70 bis, n. b8

Dopo la Restaurazione comincia nel regno napoletano l’”avventura del vapore”, il cui uso si stava diffondendo in Europa. Nel 1816 l’armatore francese Pietro Andriel ottiene una “privativa” per la navigazione a vapore, iniziata con un battello, il Re Ferdinando Primo, varato nel cantiere di Castellammare nel 1818, sulla rotta Napoli Roma Livorno Genova Marsiglia e ritorno. Ma la società formata dall’Andriel fallisce per cui il battello è disarmato. Pochi anni dopo il principe di Butera, Giorgio Wilding, forma una società, la prima nel Mediterraneo, ottenendo nel 1823 una privativa per 10 anni per compiere viaggi da Napoli per la Sicilia e viceversa con passeggeri e posta. Perciò è acquistato in Inghilterra il “pacchetto a vapore” Real Ferdinando che, oltre a compiere i viaggi in Sicilia ed a Civitavecchia, Livorno, Marsiglia, viene usato anche per “gite di piacere” nel golfo napoletano. Dal 1836 è creata la Delegazione Reale dei pacchetti a vapore, mentre per lo scavo dei porti si cominciano ad usare i cavafondi (o draghe) a vapore. Dagli anni quaranta la monarchia istituisce un regolare servizio postale statale per la Sicilia.

Brigantino Sirena
Brigantino a vapore "Sirena" all'uscita dal porto di Napoli, acquerello di ignoto, collezione privata Antonio Formicola

Nel 1840 è creato a Pietrarsa, presso la marina di Portici, il “Reale opificio pirotecnico”, a cui è annessa una scuola per macchinisti, per produrre macchine a vapore per le navi (fino ad allora acquistate in Inghilterra e Francia) e per la nascente ferrovia. Nel 1851 è costruita una intera macchina, montata sulla pirofregata Ettore Fieramosca, la prima unità costruita in regno in tutte le sue parti. Comincia così la storia dell’industria navale meridionale, unico settore produttivo incentivato dal sovrano. Anche altre fabbriche lavorano per la marina borbonica, come la Zino e Henry, fondata nel 1834, e la Guppy & Co., fondata nel 1853 da Thomas Guppy e Richard Pattison, che vicino allo stabilimento della Maddalena impiantano un cantiere navale con scali e macchinari per lavorare parti di navi.

Maria Sirago

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Pietrarsa
Pietrarsa, lavori di costruzione, stampa d'epoca.
Museo Nazionale Ferroviario di Napoli Pietrarsa
   
       
 
Bibliografia