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Legge 20 marzo 1865
Con la legge del 1865 nasce la Provincia vera e propria. Le istituzioni di decentramento amministrativo uguali per tutto il territorio nazionale sono tuttavia, più che strumento di autogoverno locale, espressione di un governo nazionale accentratore. In base al modello sabaudo, il Regno si articola in 69 Province , 284 Circondari, 1806 Mandamenti e 8371 Comuni. Il Prefetto presiede l'organismo esecutivo, la Deputazione provinciale, eletta in base ad una legge che garantisce il diritto di voto al 2% della popolazione.
La prima esigenza del nuovo Stato è quella di organizzare territorialmente l'esazione delle tasse (gli uffici distrettuali delle imposte sono già attivi dal 1862) alla quale si somma la necessità di affrontare localmente problemi come quelli della viabilità provinciale e dell'assistenza agli esposti ed ai malati di mente, insieme ad altri pure di dimensione sovracomunale: l'istruzione secondaria, la conduzione di monumenti e archivi, quella degli edifici pubblici statali, la regimazione delle acque, il taglio dei boschi, la caccia e la pesca. La Deputazione provinciale svolge “funzioni di controllo e tutoraggio sui comuni (prestiti, tasse, spese facoltative e spese obbligatorie, bilanci)”, ma le è “sovrapposto il Prefetto, sia pure bilanciato dai membri elettivi (4 o 6) della Deputazione stessa. Per l'uno e per l'altra poi, resta il nodo del confronto con il Consiglio provinciale, in una dialettica anche serrata a tratti, tra la difesa di interessi generali, la protezione di privilegi consolidati, l'ondata di nuove forze sociali e l'urgenza delle esigenze che montano dal territorio animato ai vari, intrecciati livelli di ‘locale' (G. D'Agostino, Dalla Provincia preunitaria alla Provincia-città metropolitana: lineamenti storico-istituzionali, in «Nord e Sud», agosto 1998).
A Napoli presidenti e consiglieri provinciali sono l'élite della politica locale, ma sarebbe stato utopistico attendersi dalle amministrazioni locali un impegno economico e politico capace di dare una svolta alle condizioni della provincia. Si aggiungano la piaga del brigantaggio, la cronica mancanza di risorse, il tramonto e il degrado di Napoli, ex capitale. |
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